GAZZETTA DI MODENA
Dir. Resp. Luciano Tancredi
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Edizione del 20/12/2023
Estratto da pag. 9
Dal Delta del Po alla Garfagnana il ducato Estense diventa un brand Dal Ministero della Cultura nuova formula di promozione del territorio ? di Cristiana Minelli Roma Come raccontare la dinastia estense, valorizzare un immenso patrimonio artistico ed architettonico, disegnare itinerari, riqualificare aree, edifici, promuovere restauri, ri-animare, letteralmente, la storia? «Ducato Estense» è il nuovo brand – a valenza culturale e turistica – creato per la promozione e la valorizzazione dell’area compresa tra Emilia-Romagna e Garfagnana che tra il XIV e il XIX secolo ha fatto parte dello Stato Estense. Nato da un progetto del MiC (promosso, finanziato e coordinato dal Ministero) in accordo con gli enti locali dei territori coinvolti, è un intervento di grande respiro che ha interessato anche edifici danneggiati dal sisma del 2012 e generato importanti interventi di restauro e riqualificazione di eccellenze architettoniche e paesaggistiche di impronta estense. L’operazione, che fa parte del progetto «1 miliardo per la Cultura», ha potuto contare su 70 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 stanziati dal CIPE nel 2016, di cui 69 destinati all’apertura di 26 cantieri di restauro e riqualificazione e uno alla comunicazione. «Due le regioni coinvolte, quattro le province, 15 i comuni, 240 i beni architettonici estensi censiti» ha detto Mario Turetta, Segretario Generale del MiC nel corso della conferenza stampa di presentazione del brand. Presente anche il Segretario Regionale del Segretariato regionale del Ministero della Cultura per l’Emilia-Romagna, Corrado Azzollini e il funzionario di pari grado per la Toscana, Giorgia Muratori insieme a Francesco Gilioli, alto funzionario modenese, capo di gabinetto al Ministero della Cultura, che ha salutato l’intera operazione come un «esempio virtuoso di utilizzo delle risorse». Nuova vita per palazzi, castelli, rocche, edifici di culto, distribuiti principalmente in tre province dell’Emilia-Romagna (Ferrara, Modena, Reggio Emilia) e nella Garfagnana, in Toscana in provincia di Lucca. «Ducato Estense» si propone come la nuova carta di identità di borghi ed eccellenze architettoniche e paesaggistiche, la nuova mappa per itinerari e mete turistiche, il nuovo tratto distintivo – internazionale, sostenibile e consapevole – dell’area geografica dello storico Ducato Estense» ha dichiarato Turetta, «l’importante traguardo dopo anni di lavoro » ha aggiunto Muratori, «l’occasione per una nuova riqualificazione integrata con un grande progetto di promoLe province di Ferrara, Modena, Reggio e Lucca coinvolte in un progetto per accrescere il richiamo turistico zione, in armonia con il territorio» ha concluso Azzollini. Come affrontare la narrazione di un unicum? La parabola storica che ha interessato Ferrara, Modena Reggio Emilia e parte della Garfagnana per più di 500 anni? Ci si mette, virtualmente, in cammino, dal Delta del Po al Tirreno. Dalle Delizie Estensi – create per il piacere della corte – fino alle aspre vette della Garfagnana con le loro fortificazioni. Focus anche sulle grandi capitali estensi, Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Sassuolo, dove le arti, grazie al mecenatismo degli Este, furono regine. Voce narrante, fin dalla sua gestazione, il sito «CantiereEstense», con puntuali aggiornamenti sull’avanzamento dei lavori e punto sulle opere e sui protagonisti del casato d’Este. Alfieri virtuali i social, Facebook e Instagram, prodromi della prima community di specie. Gli strumenti: il sito ww.ducatoestense.com, una app per smartphone e apparati dotati di touch screen interattivo a disposizione dell’utenza. 240 i beni architettonici estensi censiti, oggetto di una campagna di documentazione fotografica e di riprese video montate in diversi formati e minutaggi (dallo spot di pochi secondi per la comunicazione sui social, fino ad un video documentario della durata di circa 30 minuti che ripercorre l’intera storia della dinastia d’Este. Sette gli itinerari estensi proposti: le pareti dipinte della città di Ferrara, gli affreschi nella provincia di Modena e Reggio Emilia, le dimore estensi in provincia di Ferrara, le delizie nelle province di Modena e Reggio Emilia, i borghi fortificati della Garfagnana, le fortificazioni dell’Appennino modenese e reggiano, i castelli della pianura. ? ---End text--- Author: Cristiana Minelli Heading: Highlight: Le province di Ferrara, Modena, Reggio e Lucca coinvolte in un progetto per accrescere il richiamo turistico Focus anche sulle grandi capitali estensi, Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Sassuolo, Image:Veduta di una delle sale di palazzo ducale a Sassuolo -tit_org- Dal Delta del Po alla Garfagnana il ducato Estense diventa un brand -sec_org-